Di Rocco Enzo Castracane e Giuseppe Cocchia
Nel 2018, il Colosseo è stato protagonista di un importante evento benefico che ha unito musica, arte e solidarietà. L'Orchestra Italiana del Cinema ha eseguito dal vivo la colonna sonora del celebre film "Il Gladiatore", accompagnata dalla straordinaria voce di Lisa Gerrard e dalla presenza dell'attore Russell Crowe. L'obiettivo era quello di raccogliere fondi per la campagna "End Polio Now" del Rotary International e sponsorizzare la costruzione di un nuovo ascensore panoramico, rendendo accessibili i livelli superiori del Colosseo.
L’ascensore, situato nel settore nord-orientale del monumento, è stato inaugurato il 30 maggio scorso alla presenza del Ministro Sangiuliano della direttrice del Parco archeologico del Colosseo Alfonsina Russo e altre autorità. Esso offre una vista mozzafiato sull’arena e contribuisce a rendere il Colosseo accessibile a un numero maggiore di visitatori. Inoltre, sono previsti lavori di restauro e installazione di un servoscala per raggiungere il terzo ordine, consentendo a tutti di immergersi completamente nella storia di questo straordinario luogo.
Nel corso della cerimonia l’orchestra italiana del cinema ha eseguito dal vivo brani della colonna sonora del film Il Gladiatore ed al termine è stato possibile visitare le zone del Colosseo recentemente restaurate.
Uno dei punti salienti del Colosseo è la galleria tra il secondo e il terzo ordine. Questo affascinante luogo è stato restaurato ed è attualmente reso accessibile grazie al nuovo ascensore panoramico. Qui è possibile ammirare i resti della pavimentazione antica, gli intonaci colorati, i lucernai che illuminavano il corridoio e le fontanelle che fornivano acqua ai visitatori. Questa galleria testimonia non solo la maestosità del Colosseo, ma anche gli eventi drammatici che l’hanno colpito nel corso dei secoli.
Una delle sfide affrontate dagli antichi romani era la gestione dell’approvvigionamento idrico e del deflusso delle acque nell’Anfiteatro. Furono adottate soluzioni innovative, come l’utilizzo di canali scolmatori e sistemi di canalizzazione delle acque meteoriche. Questi canali, realizzati con materiali come il cocciopesto dipinto di rosso, garantivano l’impermeabilizzazione delle murature e favorivano il deflusso delle acque. Grazie a questo sistema, l’Anfiteatro riusciva a gestire efficacemente l’approvvigionamento idrico e lo smaltimento delle acque, dimostrando l’ingegno e la maestria degli antichi costruttori romani.
Altro elemento affascinante sono i Tituli Picti, iscrizioni dipinte che decorano la galleria tra il secondo e il terzo ordine. Queste iscrizioni, realizzate in epoca antica e successivamente modificate nel corso dei secoli, sono testimonianze della vita quotidiana dell’epoca e delle squadre di costruzione che lavorarono alle are queste preziose iscrizioni e cercare di decifrarne il significato.
Altro elemento affascinante sono i Tituli Picti, iscrizioni dipinte che decorano la galleria tra il secondo e il terzo ordine. Queste iscrizioni, realizzate in epoca antica e successivamente modificate nel corso dei secoli, sono testimonianze della vita quotidiana dell’epoca e delle squadre di costruzione che lavorarono alle are queste preziose iscrizioni e cercare di decifrarne il significato.
Il Colosseo è stato oggetto di un complesso progetto di restauro che ha coinvolto un team di professionisti provenienti da diverse discipline.
Il primo passo cruciale è stato il coinvolgimento degli archeologi Federica Rinaldi e Dario Rose, che hanno offerto una preziosa conoscenza delle superfici e del palinsesto stratigrafico dell’Anfiteatro. Grazie al loro contributo, è stato possibile guidare gli interventi di restauro in modo accurato e rispettoso della storia del monumento.
Il restauro della controfacciata nord ha richiesto anche l’expertise dei diagnosti, che hanno studiato approfonditamente i materiali costitutivi e le forme di degrado presenti. Inoltre, il lavoro di specialisti nel restauro, come Angelica Pujia e Barbara Nazzaro, è stato fondamentale per preservare e ripristinare le parti danneggiate dell’Anfiteatro. Ognuno dei professionisti ha lavorato in stretta collaborazione con lo strutturista Stefano Podestà, garantendo un approccio multidisciplinare e completo al restauro.
Durante l’intervento conservativo, si è prestata particolare attenzione ai danni causati dalle piante infestanti, che avevano compromesso la stabilità delle murature. Inoltre, l’infiltrazione delle acque meteoriche aveva causato la perdita di adesione tra le superfici murarie e l’erosione delle malte antiche. Questi problemi sono stati affrontati attraverso fasi di pre-consolidamento, pulizia con acqua, consolidamento e riadesione delle scaglie e delle fratture presenti sulle superfici.
Un obiettivo primario del restauro è stato quello di restituire la chiara lettura dell’intera parete dell’attico, evidenziando l’alternarsi dei materiali e delle fasi costruttive nel corso del tempo. Le operazioni di reintegrazione, stuccatura e ricomposizione del paramento murario sono state eseguite utilizzando materiali simili a quelli impiegati nell’antichità, in modo da garantire la compatibilità con i materiali originali e preservarne l’autenticità.
La realizzazione di questo ambizioso progetto è stata possibile grazie alla collaborazione di diverse figure professionali, tra cui archeologi, diagnosti, architetti e ingegneri. Marina Furci e I. BE.CO Costruzioni S.p.A. hanno coordinato il team di esperti, mentre il PArCo (Parco Archeologico del Colosseo) ha supervisionato i lavori.
Durante i 18 mesi di cantiere, le attività sono state pianificate con rigore, tenendo conto dei diversi materiali che costituiscono la superficie dell’Anfiteatro. Travertino, tufo, conglomerato e laterizio sono solo alcune delle componenti che riflettono i numerosi restauri subiti dal Colosseo nel corso dei secoli.
Grazie a questa impresa di conservazione, una parte importante della storia del Colosseo è stata restituita al pubblico. Il restauro della controfacciata nord ha permesso di approfondire le conoscenze sulle tecniche costruttive antiche e moderne impiegate nel monumento. Questo straordinario risultato è il frutto della sinergia tra esperti provenienti da diverse discipline, tutti accomunati dalla passione per la preservazione del patrimonio storico e culturale.
Per informazioni visita il sito Parco archeologico del Colosseo sito ufficiale